AVVENNE 10 ANNI FA

Pagina precedente23 febbraio 1989
Acate avrà il nuovo macello comunale
L'importante struttura sorgerà a valle dell'abitato lungo la provinciale n. 2

   Il nuovo mattatoio comunale sta per diventare una realtà. La Cassa depositi e prestiti ha deliberato infatti in favore del Comune di Acate un mutuo per un miliardo e seicento milioni di lire. L'importante realizzazione, della quale è già stato redatto il progetto, sorgerà a valle dell'abitato, lungo la provinciale n. 2. L'area scelta, secondo il progettista ing. Sidoti, ha tutte le caratteristiche richieste dalla legge: sito asciutto e ventilato, buono sistema viario, posizione favorevole per lo smaltimento dei rifiuti. Nel dimensionamento dei diversi comparti (mattanza, refrigerazione, conservazione ecc.) si terrà conto delle percentuali delle diverse specie di carni, abitualmente consumate. E' prevista altresì la creazione del macello contumaciale.


17 agosto 1989
Protesta per i contributi
Agricoltura iblea: Acate lancia l'Sos
Richiesta di "zona svantaggiata" valida per tutta la provincia ragusana

   La crisi che da tempo attanaglia l'agricoltura nella nostra provincia, è particolarmente sentita nel territorio di Acate, la cui economia è retta principalmente dalle attività legate alla terra. I produttori agricoli, già penalizzati dall'aumento dei costi di produzione, dalla stasi o decremento dei prezzi di vendita dei prodotti, dallo sfavorevole andamento climatico, sono ora in fermento per l'ulteriore aggravio dei costi rappresentato dal pagamento dei contributi unificati. Considerato che il territorio della provincia è stato riconosciuto solo in parte come svantaggiato dalla delibera Cipaa del 6-4-86, mentre il riconoscimento totale è stato accordato ad intere Regioni del Settentrione tradizionalmente più avanzate e produttive della nostra, la Giunta acatese, al termine di una serie di incontri con gli operatori agricoli, ha inviato un documento al ministro dell'Agricoltura, all'Assessorato Regionale e all'Ispettorato Provinciale per chiedere che l'intero territorio della provincia di Ragusa sia riconosciuto zona svantaggiata. L'amministrazione comunale e i produttori agricoli di Acate, in assenza di soluzioni adeguate e tempestive - è scritto nel documento - saranno costretti ad assumere, di concerto con gli altri produttori agricoli, gli Enti Locali, le Organizzazioni Sindacali e professionali, tutte le iniziative che si renderanno opportune e necessarie.


11 dicembre 1989
Cede ad Acate parte di cupola
Poco prima si era svolta una messa

   Una sgradita sorpresa ha atteso stamani, alla riapertura della chiesa Madre, il parroco di Acate, don Rosario Di Martino: nella notte era crollata la parte sinistra della cupola. I danni più rilevanti si sono registrati nella zona del coro e dell'altare Maggiore. Se il crollo fosse avvenuto qualche ora prima, quando il tempio era gremito per una solenne concelebrazione, presieduta dal vescovo della diocesi, mons. Angelo Rizzo, a quest'ora, forse, conteremmo le vittime. A causare il crollo, con molta probabilità, le continue infiltrazioni di acqua piovana degli ultimi giorni. Un sopralluogo è stato compiuto dai tecnici del Comune. Come si può vedere è stata evitata, per fortuna, una catastrofe. Se il crollo fosse avvenuto qualche ora prima saremmo qui a raccontare delle vittime sotto le macerie. Quello che preoccupa maggiormente, però, sono questi frequenti cedimenti che si stanno verificando in Sicilia.


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