Acate, c'erano una volta... e ci sono ancora le "luminarie" in onore di S. Lucia.

Alcuni ragazzi davanti alla catasta pronta per la sera    Ogni anno si decreta la morte di uno degli appuntamenti più sentiti da generazioni di giovani ed invece, appena qualche giorno prima del 13 dicembre, nei vari quartieri del paese si materializzano, come per incanto, cataste di legna e frasche da bruciare per far luce alla Santa protettrice della vista. I protagonisti di questa "impresa"; sono sempre ragazzi della scuola dell'obbligo, che un tempo si dividevano i compiti, ma che oggi non disdegnano la collaborazione dei propri genitori. Ai giorni nostri i giovani non fanno più a gara per il primato del falò più alto e duraturo, non recitano preghiere alla Vergine siracusana, né scherniscono gli anziani "colpevoli " di chiedere un po' di brace per riscaldarsi. Si sta davanti attorno al fuoco, ragazzi e vecchi, in uno dei pochi momenti che abbattono le "barriere anagrafiche", aspettando soltanto di arrostire la tradizionale salsiccia. Il fervore religioso del passato non sembra proprio esistere, ma la tradizione delle "luminarie", pur priva di spiritualità, rimane viva ad Acate come testimonianza del folklore.


Emanuele Ferrera

13-12-98